Le auto a GPL sono un mercato in continua crescita grazie alla loro economicità e maggiore sostenibilità ma, chiaramente, hanno bisogno di una serie di accortezze in più a livello di manutenzione rispetto ai classici mezzi a diesel o benzina. Vediamo quindi quali sono i principali interventi di manutenzione da effettuare all’impianto di un’auto GPL, non prima, però, di aver spiegato come funziona tale impianto.
Auto a GPL: come funziona
L’auto a GPL ha un funzionamento abbastanza semplice basato su un riduttore, un’elettrovalvola ed un commutatore. Dotata di doppio serbatoio (uno per il gas e l’altro per la benzina) la macchina si accende a freddo con la benzina e passa solo dopo, una volta in moto, al GPL. Nonostante i tre componenti sopra citati lavorino insieme, la magia, va detto, la fa il riduttore: è lui a permettere l’evaporazione del gas il quale, una volta in pressione, raggiunge gli iniettori e permette al mezzo di viaggiare con le stesse potenzialità con cui viaggerebbe se andasse a benzina.
Con un’auto a GPL si può avere potenza e velocità senza rinunciare né al risparmio né alla cura dell’ambiente.
Gli interventi di manutenzione all’impianto di un’auto GPL: quali sono
Va sfatato un mito: le auto a GPL restano comunque delle auto. Questo significa che, come tutte le altre, anche per il loro tipo di impianto esistono due tipologie di interventi possibili:
- interventi di manutenzione ordinaria
- interventi di manutenzione straordinaria
Ognuno di questi si riferisce a prestazioni e opere diverse, per cui vale la pena approfondirli uno ad uno.
Auto a GPL: manutenzione ordinaria
Tutti gli interventi di manutenzione ordinaria di un auto a GPL rientrano nel famigerato tagliando che, come molti sapranno, deve essere fatto ogni 15/20.000 chilometri. Tale servizio, però, per le macchine a GPL è un po’ più costoso che per le classiche a benzina o diesel (si parla di circa 100€ in più), dal momento che alcuni degli interventi da svolgere in tale sede sono dedicati esclusivamente all’impianto GPL. Nello specifico, vengono solitamente controllati i filtri, le valvole del motore e si verifica che non ci siano perdite di sorta all’impianto stesso.
Ad ogni modo, per mantenere alte le prestazioni di una macchina a GPL, è consigliabile utilizzare di tanto in tanto anche la combustione a benzina. In questo modo, infatti, il motore si manterrà efficiente più a lungo.
Auto a GPL: manutenzione straordinaria
Tra gli interventi di manutenzione straordinaria di un’auto a GPL abbiamo, come per ogni altra macchina, la revisione. Questa, come sempre, deve essere effettuata per la prima volta dopo 4 anni dall’immatricolazione e, successivamente, ad intervalli di 2 anni.
Ciò che diverge dalle revisioni delle macchine classiche, comunque, è che devono essere revisionate sia la testata del motore che il serbatoio. La prima perché l’utilizzo del GPL comporta un maggiore usura delle valvole del motore: è opportuno controllarle periodicamente e non solo, quindi, durante la manutenzione ordinaria ma anche in quella straordinaria.
Il serbatoio, invece, anche chiamato semplicemente “bombola”, deve essere controllato sia a livello visivo sia a livello di funzionamento. Tale bombola, infatti, non solo non deve presentare segni di corrosione o urti vari, ma deve anche essere sostituita per legge ogni 10 anni e, dal momento che sui serbatoi non c’è indicata la data di produzione, tale periodo ha come inizio la data di immatricolazione (se l’impianto è stato installato di default dalla casa produttrice) oppure dalla data di installazione (se, questa, è avvenuta successivamente all’acquisto del mezzo).
Se la tua auto è a GPL, nelle stazioni di servizio Aquila puoi trovare sempre personale competente per consigli di manutenzione.
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