Storia, arte, splendidi paesaggi ed eccellenze enogastronomiche sono gli ingredienti principali di una vacanza in Toscana, la terra che ha dato i natali a personalità come Michelangelo, Dante, Leonardo da Vinci e Galileo Galilei.
Non si contano i luoghi meritevoli di visita, tra borghi, città d’arte e abbazie, con la natura che mostra poi il suo volto più incantevole in luoghi come la Val d’Orcia, il Chianti e la Maremma. Ebbene proprio nel cuore della Maremma Pisana, lungo le rive del fiume Cecina, si trova l’affascinante borgo di Volterra, in provincia di Pisa: è un luogo dove le antiche memorie etrusche si mescolano a sinistre leggende, contribuendo a rendere questa cittadina una tappa imperdibile di un viaggio in Toscana.
Alla scoperta delle bellezze di Volterra
Chi è amante del film “Twilight” saprà benissimo che molte scene del film tratto dal romanzo di Stephenie Meyer sono state girate proprio a Volterra. Ebbene nella storia della città maremmana non ci sono tracce di queste creature sanguisughe, ma le leggende che aleggiano sulla città parlano di streghe: pare che qui sia nata una certa Aradia nel 1313, accusata di stregoneria, incarcerata e sparita dalla cella poco prima della sua esecuzione.
Lo stesso Gabriele D’Annunzio ha scritto a proposito del Masso della Mandriga, considerato il ritrovo delle streghe che qui praticavano i loro terrificanti riti. La cosa certa è che anche quando vi ritroverete a camminare per le vie di Volterra, questi tetri racconti vi accompagneranno, alla luce della toponomastica del borgo: alcune vie infatti hanno nomi come Chiasso delle Zingare, Vicolo delle Streghe e Via Vecchi Ammazzatoi.
Abbandonate le vecchie leggende, entriamo nel centro storico di Volterra attraverso la Porta dell’Arco: come altri cinque ingressi, si apriva sulle mura di origine etrusca. Questa porta è stata costruita tra il IV e il III a.C. con enormi blocchi di tufo: le tre teste che la decorano rappresentano Polluce, Castore e Giove.
Il centro storico di Volterra ti farà ripiombare nell’affascinante epoca medioevale e Piazza dei Priori ne è il suo cuore pulsante: se ti trovi qui ad agosto, sappi che in questa storica piazza si svolge “Volterra AD 1398”, la rievocazione storica durante la quale si ricostruisce un piccolo mondo medioevale, tra figuranti in abiti d’epoca, sbandieratori e un mercatino artigianale.
In Piazza dei Priori sorge il Palazzo Pretorio, antica sede dei Capitani del Popolo e del Podestà, sovrastato dalla Torre del Porcellino, il cui nome rimanda alle sembianze della scultura in pietra che puoi scorgere sulla cima. Davanti al Palazzo Pretorio sorge poi il Palazzo dei Priori: ti trovi di fronte al più antico municipio dell’intera Toscana, essendo stato costruito nel 1239. Sulla facciata in pietra, con tanto di merlature, puoi individuare gli emblemi nobiliari mentre all’interno potrai ammirare i bellissimi affreschi della Sala del Consiglio.
Raggiungi poi Piazza San Giovanni per visitare la Cattedrale di S.Maria Assunta, costruita nel 1120: se all’esterno il Duomo mostra tutto il tipico stile romanico-pisano, gli interni sono figli di un restauro avvenuto nella metà del ‘500 che gli ha dato una chiara impronta tardo rinascimentale. Tra le opere d’arte qui contenute vi sono il gruppo scultoreo in legno del ‘200 raffigurante la Deposizione, l’affresco della Cavalcata dei Magi di Benozzo Gozzoli e le statue in terracotta colorata attribuiti con molta probabilità ad Andrea Della Robbia.
Usciti dal Duomo di Volterra non puoi non notare l’antistante Battistero del XIII secolo: goditi la facciata in marmo verde e bianco, oltrepassa il portale romanico e ammira il fonte battesimale di Andrea Sansovino, realizzato in marmo nel 1502.
Tracce storiche di Volterra
Continua ad esplorare Volterra e concentrati adesso sui suoi tanti musei, espressione massima della sua ricca storia. Su Via di Sotto si affaccia il Museo Diocesano di Arte Sacra, dove è custodito il dipinto della Vergine in trono tra i santi Bartolomeo e Giovanni Battista, realizzato dal Rosso Fiorentino.
Non lontano si trova Palazzo Viti, l’elegante dimora dell’omonimo viaggiatore e commerciante che, oltre ad ospitare personalità reali, è stato set di “Vaghe stelle dell’Orsa” di Luchino Visconti. Le camere del palazzo sono arredate con mobilio d’epoca e opere d’arte, alcune delle quali realizzate in alabastro: quando ti ritrovi nella biblioteca, alza gli occhi per goderti il bellissimo soffitto, dove sono raffigurati Tasso, Ariosto, Petrarca e Dante.
Non lontano da Palazzo Viti si trova Palazzo Minucci Solaini, sede della Pinacoteca e del Museo Civico: qui sono custodite opere d’arte di incredibile valore, dal predella? del Benvenuto di Giovanni alla pala d’altare del Ghirlandaio commissionata da Lorenzo de’Medici, fino al polittico di Francesco Neri da Volterra. Il vero gioiello del museo, del tipico manierismo fiorentino, è però la Deposizione di Rosso Fiorentino: è stata realizzata nel 1521 e a colpirti saranno la disperazione di un San Giovanni col volto sofferente tra le mani e la figura delle Maddalena, non ai piedi della croce bensì di Maria.
Avrai sentito parlare dell’alabastro di Volterra e nel suo centro storico sorge un Ecomuseo dedicato a questa bianca pietra lavorata sin dall’epoca etrusca: il museo ha sede nella duecentesca Torre Minucci e ti permette di conoscere la storia della lavorazione e del commercio dell’alabastro a Volterra. Tra gli oggetti esposti vi sono i medaglioni di Albino Funaioli, sculture del ‘700 e dell’800, capitelli di epoca medievale e due cinerari etruschi.
Allontanati un po’ dal centro storico e dirigiti verso il verdeggiante Parco Enrico Fiumi, dove svetta, su una collina, la Fortezza Medicea: è composta dalla Rocca Antica risalente al 1342 voluta da Gualtieri VI di Brienne e dal Mastio, voluto poco meno di un secolo dopo da Lorenzo de’ Medici, collegati tra loro da suggestivi camminamenti di ronda.
Purtroppo potrai visitare solo il Mastio perché il resto della fortezza è oggi diventato un carcere: consolati raggiungendo la vicina Acropoli Etrusca dove, oltre ai resti di edifici costruiti appunto dagli etruschi tra il VII a.C. e il III d.C., potrai visitare anche resti dell’età del bronzo e vestigia romane, tra templi, una cisterna e una piscina di epoca augustea.
Conoscere la storia di Volterra significa apprendere di più sugli etruschi e non c’è luogo migliore per farlo del Museo Etrusco Guarnacci: molti sono i reperti qui custoditi, legati all’antica Velàthri parte della dodecapoli etrusca. I pezzi più pregiati sono la scultura “Ombra della sera” tanto snella da ricordare le ombre al tramonto, la Stele di Avile Tite raffigurante un soldato armato e l’Urna degli Sposi in terracotta del I d.C..
Non puoi lasciare Volterra senza aver visitato il Teatro Romano, sito in località Vallebuona, proprio a due passi dalla Porta Fiorentina: oltre alle gradinate a semicerchio, puoi individuare facilmente anche i resti delle terme del IV secolo, del foro romano e della galleria coperta.
Aquila ti aspetta lungo il tragitto. Fermati per un pieno di energia nelle stazioni di servizio durante il tuo viaggio verso Volterra.