Per favorire e sostenere la transizione verso carburanti più ecologici, il Governo italiano ha introdotto il programma Ecobonus-Retrofit, che offre contributi per l’installazione di impianti a GPL e metano su veicoli esistenti. Questi incentivi sono destinati a veicoli di categoria M1 con omologazione Euro 4 o superiore, e il contributo varia a seconda del tipo di impianto installato: 400 euro per gli impianti a GPL e 800 euro per quelli a metano.
Come funziona
L’Ecobonus-Retrofit 2024 è un’iniziativa del governo italiano volta a promuovere l’adozione di carburanti più ecologici tramite incentivi per l’installazione di impianti GPL e metano su veicoli esistenti.
Il contributo è disponibile per gli impianti installati tra il 25 maggio e il 31 dicembre 2024: gli incentivi sono di 400€ per gli impianti GPL e 800€ per quelli a metano e questi importi vengono direttamente scontati dal prezzo dell’impianto e dell’installazione dal momento dell’acquisto.
Gli installatori accreditati svolgono un ruolo cruciale nel processo: infatti, una volta completata l’installazione dell’impianto a gas, l’installatore applica uno sconto immediato pari all’importo dell’incentivo. Successivamente, è sempre l’installatore che richiede il rimborso di questo importo attraverso il sistema informatico predisposto dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e gestito da Invitalia.
Il rimborso degli incentivi per l’installazione dell’impianto a metano agli installatori avviene sotto forma di credito d’imposta, che può essere utilizzato per compensare altre imposte dovute tramite il modello F24. Questo meccanismo consente di velocizzare il processo di compensazione e ridurre gli oneri amministrativi per gli installatori. Il credito d’imposta è utilizzabile dal giorno 10 del mese successivo a quello in cui è stata confermata l’operazione di installazione.
Sebbene in apparenza sembri che questa iniziativa tocchi solo gli installatori, non è così: infatti, l’incentivo comporta un significativo risparmio per i consumatori che decidono di convertire i propri veicoli, rendendo più accessibili i vantaggi economici ed ecologici dei carburanti alternativi. Questo sistema non solo supporta la sostenibilità ambientale ma contribuisce anche a ridurre i costi operativi per i conducenti, grazie ai prezzi inferiori del GPL e del metano rispetto ai carburanti tradizionali.
Quando ti chiedi cosa sapere sull’impianto a GPL è importante anche ricordare che l’intera iniziativa punta a incentivare l’uso di carburanti meno inquinanti, riducendo così le emissioni nocive. Il fondo totale stanziato per l’Ecobonus-Retrofit 2024 è di circa 10 milioni di euro, il 60% del quale è destinato agli impianti a metano, mentre il restante 40% è riservato agli impianti GPL.
Requisiti per ottenere l’impianto a GPL e metano
Per poter accedere a questi contributi, è necessario soddisfare una serie di requisiti specifici stabiliti dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy:
- veicoli ammissibili, il veicolo deve appartenere alla categoria M1, che include le autovetture destinate al trasporto di persone con un massimo di otto posti a sedere oltre al conducente. Inoltre, il veicolo deve essere omologato almeno come Euro 4. Questo significa che non sono ammissibili i veicoli con omologazione inferiore a Euro 4. È importante notare che l’incentivo è destinato esclusivamente ai veicoli che non sono già omologati per l’alimentazione a GPL o metano o per la doppia alimentazione (bifuel). Inoltre, una volta installato l’impianto, il veicolo deve aggiornare la carta di circolazione con il nuovo tipo di alimentazione
- condizioni dell’impianto che deve essere nuovo di fabbrica e completo di tutte le sue componenti. Non sono ammissibili impianti usati o ricondizionati. Inoltre, l’installazione deve essere effettuata presso un installatore accreditato, che si occuperà di registrare la richiesta dell’incentivo e di applicare lo sconto sul prezzo finale;
- documentazione necessaria, al momento dell’installazione, l’installatore deve emettere una fattura dettagliata che attesti l’acquisto e l’installazione dell’impianto. Il documento deve includere la misura dello sconto praticato, che corrisponde all’importo dell’incentivo (che, si ricorda, pari a 400€ per il GPL e 800€per il metano);
- tempi, l’installazione deve essere effettuata tra il 25 maggio e il 31 dicembre 2024. Una volta completata, l’installatore deve registrare l’operazione nel sistema informatico predisposto dal MImiT che permette di gestire la distribuzione degli incentivi in modo trasparente ed efficiente, garantendo che i fondi siano erogati correttamente e che gli installatori possano recuperare gli importi attraverso il credito d’imposta.
Come richiedere gli incentivi
Richiedere gli incentivi dell’Ecobonus-Retrofit per l’installazione di impianti GPL e metano è un processo ben strutturato gestito dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Come richiedere gli incentivi? È necessario seguire le linee guida fornite dal Ministero, che includono la compilazione di moduli specifici e la presentazione della documentazione richiesta.
Vediamo insieme tutti passaggi:
- verifica dei requisiti
- scelta dell’installatore accreditato e professionista che abbia l’autorizzazione a partecipare al programma di incentivi;
- installazione dell’impianto, prenota un appuntamento per l’installazione dell’impianto. L’installatore applicherà uno sconto immediato sul prezzo dell’impianto e dell’installazione, pari all’importo dell’incentivo;
- emissione della fattura, che attesti l’acquisto e l’installazione dell’impianto, specificando lo sconto applicato grazie all’incentivo statale. Questa documentazione è fondamentale per la successiva fase di registrazione e rimborso;
- registrazione dell’operazione, l’installatore registra l’operazione nel sistema informatico dell’Ecobonus. Questo passaggio è essenziale per certificare l’avvenuta installazione e per permettere all’installatore di recuperare l’importo dell’incentivo tramite credito d’imposta;
- recupero del credito d’imposta, utilizzabile per compensare altre imposte dovute tramite il modello F24, a partire dal giorno 10 del mese successivo alla conferma dell’operazione;
- aggiornamento della carta di circolazione in modo che possa riflettere la nuova alimentazione. (se vuoi scoprire dove viene riportato puoi approfondire come leggere la carta di circolazione). Questo passaggio garantisce che tutte le modifiche siano ufficialmente riconosciute e documentate e, in caso di controllo, non si incorra in sanzioni.
Gli incentivi per l’installazione di impianti a metano non devono essere confusi con quelli previsti per coloro che acquistano un’auto a metano usata. Sebbene si tratti di un’iniziativa volta a favorire la svolta green nel settore automotive, disincentivando la rottamazione dei mezzi che possono essere ancora performanti, è opportuno porre attenzione alle singole categorie di incentivo.
Oltre alla possibilità di godere di importanti agevolazioni previste dal programma Ecobonus-Retrofit, avere un’auto a metano permette di risparmiare sul costo del carburante: visita le stazioni di servizio metano di Aquila Energie sono presenti in Toscana e Umbria!
Fonti:
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https://www.federmetano.it/wp-content/uploads/2024/06/DPCM-20.05.2024-Incentivi-Ecobonus-2024.pdf
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https://www.federmetano.it/2024/06/27/ecobonus-retrofit-2024-prenotazione-degli-incentivi-dal-1-luglio-2024/
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https://www.federmetano.it/2024/05/31/ecobonus-al-via-gli-incentivi-per-acquistare-auto-usate-a-metano/
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https://www.federmetano.it/2024/01/29/acquisto-auto-a-metano-incentivi-fino-a-2mila-euro/