Viaggiare in auto, che sia per lavoro o per piacere, comporta dei costi non indifferenti, specialmente per l’acquisto del carburante. Una possibilità per spendere meno può essere quella di passare a un veicolo a metano, combustibile che fa del bene non solo al portafoglio, ma anche all’ambiente (leggi anche il nostro post su I 7 vantaggi di un’auto a metano: in Toscana non si paga il bollo).
1.Mantenere una velocità costante
Mantenere una velocità costante durante la guida non solo contribuisce a una maggiore sicurezza stradale, ma rappresenta anche una strategia efficace per risparmiare carburante. Infatti, le continue accelerazioni e frenate richiedono un maggior consumo di energia, spingendo il motore a lavorare di più e, di conseguenza, a bruciare più benzina o diesel.
Al contrario, una guida regolare e costante permette al motore di funzionare in modo più efficiente, riducendo gli sprechi e migliorando l’autonomia del veicolo. Adottare uno stile di guida fluido non solo alleggerisce il portafoglio, ma ha anche un impatto positivo sull’ambiente, contribuendo a ridurre le emissioni di CO2. Quindi, mantenere una velocità costante è una scelta vincente sotto molti punti di vista, dal risparmio economico alla salvaguardia del pianeta.
2. Prestare attenzione ai giri del motore
Prestare attenzione ai giri del motore è fondamentale per chi desidera ridurre il consumo di carburante. I giri del motore, misurati in giri al minuto (RPM, Revolutions Per Minute), indicano la velocità alla quale il motore sta funzionando: ogni volta che il motore compie un giro completo, brucia una quantità specifica di carburante. Guidare con il motore a un numero di giri troppo alto significa che si sta chiedendo al motore di lavorare di più, bruciando più carburante e causando un’usura maggiore. Al contrario, mantenere i giri del motore entro un range ottimale, solitamente tra 1.500 e 2.500 RPM per i motori a benzina e tra 1.200 e 2.000 RPM per i motori diesel, permette di sfruttare al meglio l’efficienza del motore. Questo equilibrio tra potenza e consumo consente di percorrere più chilometri con meno carburante.
Per ottenere questo risultato, è utile cambiare marcia in modo tempestivo e evitare accelerazioni brusche, che fanno salire rapidamente i giri del motore. Adottare questa attenzione alla guida non solo si traduce in un significativo risparmio economico, ma anche in una riduzione delle emissioni di CO2.
3. Controllare che le gomme siano sempre gonfie
Un altro elemento al quale porre grande attenzione riguarda lo stato degli pneumatici: circolare con le gomme sgonfie può sembrare un dettaglio trascurabile, ma ha un impatto significativo sul consumo di carburante. Quando le gomme non sono gonfiate alla pressione corretta possono
- aumentare la loro resistenza al rotolamento e, di conseguenza, il motore deve lavorare di più per mantenere la stessa velocità, bruciando quindi più carburante;
- deformarsi maggiormente durante la guida, causando un maggiore attrito con la superficie stradale. Questo ulteriore attrito non solo incrementa i consumi, ma provoca anche un’usura precoce delle gomme stesse, portando a una loro sostituzione più frequente.
- ridurre l’aderenza del veicolo e allungando le distanze di frenata.
Mantenere le gomme alla giusta pressione, verificabile facilmente con un manometro presso una stazione di servizio, è quindi una pratica semplice ma efficace per risparmiare carburante, migliorare la sicurezza e contribuire a una guida più sostenibile.
4. Rimuovere pesi inutili
Viaggiare leggeri non è solo una questione di comodità, ma incide direttamente sul consumo di benzina. Ogni chilogrammo di peso extra che il veicolo deve trasportare richiede un maggiore sforzo del motore, che si traduce in un aumento del consumo di carburante. Quando il veicolo è carico, il motore deve lavorare di più per mantenere la velocità e accelerare, bruciando più benzina. Ridurre il peso del carico significa quindi migliorare l’efficienza del motore e risparmiare sui costi del carburante.
Non bisogna dimenticare, inoltre, che rimuovere i pesi inutili non solo aiuta a risparmiare carburante, ma riduce anche l’usura del veicolo, prolungandone la vita utile. Inoltre, un’auto meno carica è più maneggevole e sicura da guidare.
5. Utilizzare l’aria condizionata con parsimonia
Utilizzare l’aria condizionata in auto è un piacere nei caldi giorni estivi, ma è bene sapere che comporta un aumento dei consumi di carburante. Infatti, quando si accende il climatizzatore, il motore del veicolo deve lavorare di più per alimentare il compressore dell’aria condizionata, responsabile del raffreddamento dell’aria all’interno dell’abitacolo. Questo lavoro extra richiede energia aggiuntiva, che viene fornita bruciando più benzina o diesel.
L’aumento del consumo di carburante può variare a seconda del modello dell’auto e delle condizioni di guida, ma in generale, l’uso del climatizzatore può aumentare i consumi fino al 10% o più, specialmente in città o durante le fasi di accelerazione. Anche a velocità più elevate, come in autostrada, l’aria condizionata ha un impatto significativo, anche se leggermente inferiore rispetto alla guida in città.
Un altro fattore da considerare è l’efficienza del sistema di aria condizionata. Un sistema ben mantenuto e regolarmente controllato consuma meno carburante rispetto a uno che non viene sottoposto a manutenzione.
Una considerazione analoga può essere fatta anche per i dispositivi elettrici collegati all’automobile: più sono quelli che richiedono energia al mezzo, maggiore è il consumo.
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