La sua è forse la storia più lunga di tutta la Toscana. È il racconto di un amore, quello per il calcio, che inizia nel 1922. Un secolo di partite, di palloni, di rigori; un secolo di valori ancora intatti che rende la G.S. Caldine, società dilettantistica, ancora oggi il ponte ideale tra il passato e il futuro.
G.S. Caldine A.S.D., dove inizia la storia del calcio
Borges scriveva “Ogni volta che un bambino prende a calci qualcosa per la strada lì ricomincia la storia del calcio”.
Anche quella della G.S. Caldine nasce per strada e precisamente, come riportato da un documento ufficiale, nel 1922 quando il Marchese Antonio Rosselli del Turco fece richiesta della concessione di un “terreno di fronte alle Caldine” per allenamenti.
In quel dopoguerra, tutto in risalita, ogni cosa era una conquista, un bene prezioso. Quando tutto è iniziato non c’era uno spogliatoio e per fare la doccia veniva utilizzata l’acqua raccolta nei bidoni. Molti di quei ragazzi avevano ancora negli occhi le atrocità della guerra e quel campo, in qualche modo, andava con le sue regole a sublimare la voglia di libertà e spensieratezza.
Sono passati decenni da quel 1922, il mondo è cambiato e anche il campo di Caldine. Quello che è rimasto identico sono l’entusiasmo, la grinta che proviene dagli spogliatoi e la passione per calcio.
Aquila e l’amore per lo sport
Per noi di Aquila Energie lo sport è importante a qualsiasi livello, dalla serie A alle piccole società che si impegnano per avvicinare i giovani alle discipline sportive.
«Lo sport – ha dichiarato …..- in quanto baluardo riesce anche nelle pieghe tragiche della vita a portare avanti i suoi ideali, mantenendoli sempre vivi. Siamo felici oggi di sostenere uno sport di squadra dove il fair play, il rispetto dell’avversario, la passione caratterizza non solo l’atteggiamento dei giocatori in campo ma anche dei tifosi. E una società, come la G.S. Caldine, che nostro territorio fonde insieme passato e futuro, voglia di crescita e amore per uno sport amato da tutti.»