Andata e ritorno da San Quirico d’Orcia, il borgo degli etruschi

San Quirico

Zaino in spalla, casco e accendete la vostra moto. Sentite il suono del motore che vibra, è ora di iniziare il percorso. Davanti a voi c’è una meta preziosa, Patrimonio Mondiale Unesco, nonché antico borgo etrusco, San Quirico.

Immerso tra le colline della Val d’Orcia, lungo l’antica Via Francigena, ecco che si apre alla vista del visitatore carico di storia con le sue stradine lastricate e le mura secolari.

Le 5 cose da vedere a San Quirico d’Orcia

San Quirico, come molti borghi toscani, racconta la sua storia attraverso le opere e gli edifici storici che, ancora intatti nella loro straordinaria bellezza, narrano al “viandante” le vicende di Federico I Barbarossa, che nel 1155 si accampò per incontrare i legati di papa Adriano IV, o di Cosimo I dei Medici che giurò fedeltà su queste terre, dopo la caduta della Repubblica di Siena.

Ma ancora oggi questo borgo etrusco allieta gli occhi di chi per caso si avventura nelle sue strade: sarà per l’aria dolce che dalle colline senesi raggiunge ogni angolo o per il senso di pace e serenità che si respira nelle sue oasi.

Per catturare ogni dettaglio, soffermatevi in questi 5 punti consigliati:

La Cinta muraria

Prima ancora di perdervi tra giardini e insoliti boschetti di cipressi, meritano uno sguardo a 360° le antiche mura quattrocentesche. Sebbene alcune porzioni siano state distrutte, vi sarà ancora possibile immaginare i tempi antichi con l’entrata attraverso la Porta dei Cappuccini.

Il Horti Leonini

Realizzato da Diomede Leoni alla fine del Cinquecento, il Horti Leonini è un vasto giardino rinascimentale all’italiana, con linee geometriche e caratterizzato da siepi di bosso. Percorrendo le maestose vie potrete trovarvi al cospetto di Cosimo III de’ Medici, intento a sorvegliare i lecci del bosco secolare.

La Chiesa di Santa Maria Assunta

Risalente all’XI secolo, l’interno della chiesa di Santa Maria Assunta presenta uno stile romanico con un’unica navata e con una copertura a capriate lignee e una piccola abside.

L’Ospedale della Scala

Di fronte alla Chiesa di Santa Maria, si erge l’Ospedale della Scala, costruito nel XIII secolo, che ospitava i pellegrini che percorrevano la Via Francigena.

La Chiesa di San Francesco

La Chiesa di San Francesco è situata nella piazza principale, sul luogo in cui sorgeva un antico convento francescano, e dal 1870 conserva la magnifica Madonna Annunciata, opera cinquecentesca di Andrea della Robbia, posta sull’altare maggiore.

Aquila. On the road sulla Val d’Orcia

san quirico

Riprendete la moto e diventate tutt’uno con il territorio. Godetevi le curve e i panorami che la Val d’Orcia regala e attendete il tramonto in località “I Triboli”. Potrete vedere il magico boschetto di cipressi che domina solitaria la campagna. Qui terra, sole e vento sono gli elementi archetipici che regolano la bellezza di questo luogo, simbolo ormai della Val d’Orcia.

Di nuovo in sella, a 4 km da San Quirico si trova Bagni Vignone e sicuramente la sua atmosfera d’altri tempi merita un salto. La sua grande vasca medievale è, infatti, famosa in tutto mondo e fa sì che ogni anno tantissimi turisti raggiungano questa piccola frazione solo per vedere la Piazza delle Sorgenti, già nota agli Etruschi per le proprietà benefiche.

Se siete stanchi è il momento giusto per fare una pausa. Il nostro distributore Aquila, sulla SS Cassia km 184, vi sta già aspettando: potrete trovare un ottimo bar ristorante, un ampio parcheggio e, se decidete di prolungare la vostra gita, un comodo hotel.

Riprendete il viaggio e andate alla scoperta delle altre meraviglie che questa terra conserva. Situati nei pressi di Bagno Vignoni, per secoli quattro mulini ipogei hanno macinato il grano della Val d’Orcia sfruttando la potenza dell’acqua termale.

Infine non può mancare una visita all’antico gioiello romanico della Collegiata dei Santi Quirico e Giulitta. Risalente all’XI secolo, è una delle costruzioni più antiche del borgo, caratterizzata all’esterno dalle facciata in pietra arenaria e travertino, da un rosone e da un magnifico portale; e all’interno presenta da un’unica navata con soffitto a capriate.

Il nostro tour è finito, ma prima di riprendere la strada del ritorno non dimenticate di ordinare un piatto di Pici!

Leggi anche: Il nuovo distributore Aquila in Umbria

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