Una grande azienda si riconosce dalla sua capacità di adattarsi e di innovarsi, anticipando i trend ed intercettando nuove opportunità. È quello che è accaduto con un prodotto che può essere definito all’avanguardia perché novità assoluta in un determinato segmento economico. Si tratta della Spirulina Becagli, nata dall’intuizione dell’imprenditore Severino Becagli che, dopo aver avviato un’attività orientata alla produzione di cereali, ha deciso di puntare anche alla lavorazione della spirulina – tra le prime aziende in Italia – con una scelta coraggiosa che, nel breve periodo, ha ripagato gli sforzi per il riscontro ricevuto da parte dei consumatori.
La spirulina è un’alga che, lavorata in una certa modalità, fornisce un prodotto energetico e totalmente naturale. E proprio comprendendo ed apprezzando il valore di questa realtà, Aquila Energie ha deciso di avviare una collaborazione per la quale, in alcuni dei punti vendita presenti in Toscana, saranno presenti dei corner co-brandizzati, nei quali sarà possibile trovare ed acquistare alcuni prodotti Spirulina Becagli. Di questo, ma anche della storia e delle peculiarità dell’azienda, ne abbiamo parlato con Tommaso Becagli, CEO dell’azienda Spirulina Severino Becagli.
Qual è la vostra storia? Come nasce l’azienda?
La nostra azienda prende il via nella fattoria San Lorenzo, nata all’inizio delle bonifiche di Leopoldo II di Lorena in Maremma, zona con una forte vocazione nel settore cerealicolo. Nel 1986 mio padre iniziò a lavorare proprio nel settore dei cereali, collaborando anche con brand di livello ma, fin da subito, si guardò intorno e, in modo graduale, si è arrivati all’idea della spirulina. Prima partendo dalla produzione di microalghe e, successivamente, con l’intuizione, appunto, della coltivazione di spirulina, un prodotto che è oggi fortemente riconosciuto e riconoscibile.
Ad ogni modo l’azienda è mutata e cambiata nel tempo e, in appena sei anni e partendo nel 2016 come azienda prettamente B2b, oggi siamo riusciti a posizionarci in un segmento completamente scoperto raggiungendo degli ottimi risultati anche nella vendita al consumatore finale. I primi anni sono stati fondamentali, abbiamo ristrutturato i nostri casolari nel grossetano dove lavoriamo il nostro prodotto, e l’abbiamo fatto rispettando le tradizioni architettoniche del luogo che ci circordava senza stravolgerli in alcun modo. A questa tradizionalità, si contrappone l’innovazione dei macchinari e delle modalità di produzione della spirulina, che ci permette di rispettare degli standard di qualità elevatissimi, anche in termini di sostenibilità.
Siete particolarmente legati alla Toscana, quanto è importante essere radicati in un territorio specifico e, in questo caso, in quello toscano?
Mi sono sempre chiesto se un’iniziativa del genere avrebbe trovato terreno più fertile in una Regione differente rispetto alla Toscana che, per un prodotto come il nostro, è estremamente difficile. La Toscana ha educato il mondo al buon cibo e alla buona tavola ed è proprio per questo che intendo il termine difficile. La nostra Regione è molto legata alle tradizioni culinarie e a tutto il mondo ad esso collegato, vista la qualità e la storicità, e non è sempre facile proporre prodotti innovativi e particolari come la spirulina. Ma è, allo stesso tempo, una sfida che ti permette di poter arrivare, poi, in qualsiasi contesto. La Toscana è stato un banco di prova importante e sfidante ma sono convinto che, probabilmente, in un mercato nordeuropeo il nostro prodotto sarebbe molto più facilmente sulle tavole delle persone.
Come mai avete deciso di sposare il progetto di Aquila Energie?
Aquila Energie è stata una sfida nella sfida per noi perché ci sono tante analogie tra le aziende. La prima e la più immediata è quella dell’energia. Chi assume la spirulina vuole trovare nuove energie e, lo stesso, chi si ferma nelle stazioni Aquila ha bisogno di energia per la propria auto. Due forme diverse ma simili. La spirulina è una delle fonti di energia più importanti che troviamo nel nostro pianeta e, quindi, si coniuga perfettamente con una realtà come Aquila Energie, con una modalità diversa e più originale dai soliti canali di vendita.
Cosa vi aspettate da questa collaborazione?
Ci aspettiamo di riuscire a creare conoscenza intorno al nostro prodotto ma anche un percorso unico facendo capire che anche con i piccoli gesti si crea arricchimento mentale per una corretta distribuzione, legata a strategie ben definite. L’idea è quella di mettere insieme due realtà che hanno la stessa finalità, non solo commerciale, ma anche culturale e sociale.
Aquila Energie e Spirulina Becagli: quali sono le analogie tra queste due aziende?
Entrambe facciamo un lavoro con cognizione e non fine a sé stesso. Nella quotidianità delle nostre attività gestiamo dinamiche accessorie che, poi, diventano centrali nell’economia generale. Mi riferisco a temi come la sostenibilità, la toscanità, la vicinanza alle aziende del territorio e alla sua comunità. Da quello che ho avuto modo di conoscere, Aquila Energie è l’unica azienda che ha dimostrato un’attenzione particolare a questi aspetti, non mettendo davanti solo la parte commerciale. E noi ci ritroviamo in questi valori e ci sentiamo in totale sintonia con un’azienda come Aquila.
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