Tappa strategica della Via Francigena, Altopascio ha ospitato lo “Spedale” uno dei centri di accoglienza più rinomati del Medioevo e ha visto nascere un ordine cavalleresco, forse ad oggi il più antico d’Europa, dedito all’accoglienza dei pellegrini e alla manutenzione di quei luoghi: I Cavalieri del Tau.
Lo Spedale di Altopascio e la Via Francigena
La Via Francigena è una delle vie di pellegrinaggio medievali più famose, che da Roma conduce in Francia e prosegue poi fino in Inghilterra. Lungo questo percorso sorge anche Altopascio, ogni anno attraversata da molti pellegrini che ancora oggi intraprendono questo lungo quanto affascinante cammino.
Non tutti sanno però che Altopascio ha avuto nei secoli un ruolo fondamentale come tappa strategica per i viaggiatori: fin dal Medioevo infatti la comunità si è impegnata per dare ristoro e alloggio ai viandanti, fino alla costituzione di una vera e propria istituzione assistenziale: lo “Spedale”.
Secondo la tradizione, la fondazione è riconducibile nella seconda metà del secolo XI , e fu gestito dall’Ordine ospitaliero dei Frati di San Jacopo d’Altopascio presso un punto di passaggio poco salubre all’epoca, tra il padule di Fucecchio e il lago di Sesto (Lago di Bientina), in prossimità del bosco delle Cerbaie. La scelta ricadde su questo luogo proprio perché in quel punto di passaggio la necessità di assistenza era particolarmente frequente.
La struttura dell’ospedale si presentava come una fortezza ed era racchiusa in un’imponente cinta muraria. L’accesso avveniva da quella denominata porta degli Ospitalieri e all’interno era caratterizzato da 2 ampi cortili. Anche la chiesa di San Jacopo e il campanile erano parte del complesso.
La nascita dell’Ordine dei Cavalieri del Tau.
L’importanza dello Spedale crebbe a tal punto da diventare un punto di riferimento e un modello per tutta Europa. Per far fronte alla crescente fama e all’approdo sempre più consistente di pellegrini e richiedenti ospitalità e cure, si decise di istituire un Ordine cavalleresco a sostegno dell’attività assistenziale che prese il nome di Ordine di Sant’Jacopo di Altopascio, detto dei Cavalieri del Tau.
Il nome deriva dal simbolo Tau, ricamato sulla mantella di questa confraternita. Tau, 19esima lettera dell’alfabeto greco, ultima lettera della maggior parte degli alfabeti semitici, presenta sia una simbologia religiosa (venerata come simbolo della croce e presente in luoghi di pellegrinaggio come Santiago di Compostela e nel Libro di Ezechiele, quale simbolo dei taumaturghi) che laica (riferimento agli strumenti di lavoro da loro usati, come martello e punteruolo, o alla stampella come sostegno offerto ai pellegrini).
I compiti dei cavalieri del TAU
Oltre allo sviluppo dello Spedale, i Cavalieri del Tau si occupavano della cura dei pellegrini e dei bisognosi e non solo: in caso di necessità loro compito era anche la difesa da malviventi nel tragitto da loro presidiato, così come la costruzione e manutenzione di ponti necessari ad agevolare il pellegrinaggio in quell’area.
I resti dello Spedale oggi e l’accoglienza di Altopascio
L’ospedale con la sua importante funzione fu dismesso tra il XV e il XVI secolo e divenne prima fortezza, poi fattoria, amministrata dalla famiglia Capponi e successivamente dai Medici.
Oggi nel centro storico è possibile ancora osservare le tracce del complesso in Piazza Ospitalieri, nella Chiesa di San Jacopo, anche se ampiamente modificata nei secoli, e nella loggia dei pellegrini. La sensibilità di una comunità dedita all’ospitalità e al soccorso invece resta. Pellegrini ed escursionisti che transitano in questo tratto della Via Francigena possono trovare accoglienza gratuita nella foresteria. Inoltre il 25 luglio, giorno di San Jacopo, la tradizione dell’accoglienza viene celebrata per le strade con la Festa del Calderone, un vero e proprio calderone di zuppa che sfila per le strade e che viene distribuita agli avventori.
I resti dell’antica storia di Altopascio meritano assolutamente la visita!
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