Formalmente si fa risalire al 1992 l’inizio della discussione internazionale sulle emissioni di CO2 causate dall’utilizzo di combustibili fossili. In quell’anno, infatti, a Rio de Janeiro si svolse la prima Conferenza sul Clima (COP – Conference of the parties) che riuniva le Nazioni aderenti alla Convenzione quadro sui cambiamenti climatici.
In pochi, però, sanno che la prima conferenza per discutere dei problemi relativi all’impatto che il trasporto pubblico aveva sulla salute pubblica si tenne addirittura nel 1898, quando a New York si riunirono delegazioni arrivate da tutto il mondo per risolvere una situazione che riguardava le più importanti città dell’epoca: l’inquinamento da deiezioni di cavallo.
La rivoluzione industriale e l’inquinamento di metà Ottocento
A seguito della Rivoluzione industriale i cavalli, utilizzati precedentemente per percorrere grandi distanze, furono sempre più impiegati all’interno dei centri urbani per il trasporto delle merci e dei materiali necessari alla produzione. Ma l’industrializzazione portò anche come conseguenza un sovraffollamento delle città; nacquero i primi mezzi pubblici a trazione equina e i primi problemi: si calcola che nella sola New York nel 1853 viaggiassero ogni giorno sugli omnibus più di 120.000 persone.
Una grande quantità di carri e carrozze necessitava di una grande quantità di cavalli, che producevano una media di 8/10 kg di letame ogni giorno a testa; e quei rifiuti di conseguenza andavano a sporcare le strade con tragiche conseguenze per la salute pubblica: odori malsani, miasmi, insetti e animali infestanti, malattie.
Trovare una soluzione alla questione non era semplice e la conferenza di New York si concluse in un grande fallimento.
Henri Ford e la Model T
Per risolvere il problema fu necessario aspettare oltre un decennio e più precisamente Henri Ford e la sua prima automobile pensata per tutti, la Model T. Il cambiamento che si registrò fu velocissimo: già nel 1917 a Manhattan andò in pensione l’ultimo cavallo che tirava il tram.
Quest’anno si svolgerà la XXIII COP per continuare a discutere su come risolvere i problemi derivanti dell’utilizzo del petrolio e quindi anche delle automobili; sono già stati fatti passi da gigante in questo senso con l’introduzione dell’utilizzo dell’energie e dei combustibili alternativi ma tanto ancora bisogna fare.
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