Itinerario romantico per San Valentino: Arezzo, Anghiari e San Sepolcro.

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San Valentino si può festeggiare in tantissimi modi. Organizzando una cena speciale, scambiandosi dei regali, passando la serata al cinema a vedere qualche bel film sdolcinato. Per noi di Aquila, San Valentino si trascorre on the road, ma attenzione il percorso prevede scorci davvero romantici. 

Percorso: Arezzo, Anghiari, San Sepolcro

Arezzo si presenta impreziosita dai lasciti artistici e architettonici di Giorgio Vasari e Piero della Francesca. Le loro tracce si ritrovano in ogni angolo, dal loggiato di Piazza Grande agli affreschi della Basilica di San Francesco, al Duomo di San Donato. Ma Arezzo è sempre pronta a stupirci anche con le sue vedute sterminate sulle colline ricoperte di vigne e orti profumati, e naturalmente con dell’ottimo cibo!

Ecco le 7 cose da vedere assolutamente:

  1. Piazza Grande o Piazza Vasari di Arezzo, dalla insolita forma a trapezio.
  2. La Leggenda della Vera Croce di Piero Della Francesca, conservato nella Basilica di San Francesco, è ritenuto uno dei capolavori assoluti dell’arte italiana.
  3. Il grande Crocifisso di Cimabue, nella Basilica di San Domenico.
  4. Il Museo di Arte Medievale e Moderno, dove è possibile ammirare le opere di Lorenzetti, della Robbia fino ad arrivare alle opere dell’Ottocento.
  5. Casa Museo di Giorgio Vasari, da vedere oltre le camere il bellissimo giardino pensile.
  6. Le vetrate colorate di Guillame de Marcillat e la Maddalena di Piero della Francesca dipinta nel 1465, conservate nel duomo di San Donato.
  7. Il Polittico di Pietro Lorenzetti con la Madonna col Bambino, l’Annunciazione, Assunta e 12 santi, all’interno della Pieve di Santa Maria.

Lasciate Arezzo solo dopo aver assaporato il Gattò aretino, tronchetto di pan di spagna bagnato con cioccolato e alchermes!

Proseguiamo il nostro tour in direzione di Anghiari, a circa 30 km da Arezzo. Prendiamo la SS73 e lungo la strada facciamo rifornimento alla nostra auto: potete trovare un nostro distributore Aquila Energie al km 162.

Anghiari è un bellissimo borgo medievale. Un piccolo scrigno reso celebre dalla famosa battaglia che vide lo scontro tra le truppe milanesi e quelle fiorentine, con la vittoria di quest’ultimi. Le sue mura duecentesche, i vicoletti che serpeggiano in una complessa trama di vie, le abitazione con i mattoncini, rendono Anghiari fuori dal tempo, o meglio senza tempo. Il nostro consiglio è di perdervi tra le stradine del borgo per ammirare gli angoli più nascosti e la veduta della Piana della Battaglia. Infine, visitate il Museo del Palazzo Taglieschi che conserva opere di Jacopo della Quercia e di Della Robbia.

Riprendiamo il nostro giro e proseguiamo la SS73 verso San Sepolcro, la nostra ultima tappa. Città natale di Piero della Francesca, è soprannominata dagli storici la “novella Gerusalemme” per via del suo nome che racconta la storia di due pellegrini, Arcano ed Egidio, che di ritorno da Gerusalemme fondarono San Sepolcro come comunità monastica. Anche per questo bellissimo borgo, ecco le 7 cose da non perdere:

  1. Museo Civico, possiede alcune straordinarie opere di Piero della Francesca: oltre alle opere giovanili (come il Polittico della Misericordia) è presente un capolavoro della maturità come La Resurrezione.
  2. Cattedrale di San Giovanni Evangelista, all’interno sono custoditi tra le altre opere la Crocifissione di Bartolomeo della Gatta e l’Ascensione di Cristo di Pietro Vannucci detto il Perugino.
  3. Chiesa di San Lorenzo: conserva sull’altare maggiore un capolavoro della pittura manierista, il Compianto sul Cristo deposto di Rosso Fiorentino.
  4. Chiesa di San Rocco, ospita una notevole scultura lignea duecentesca che raffigura Cristo deposto dalla Croce. 
  5. Museo della Resistenza di San Sepolcro, fondato nel 1975, possiede cimeli della Seconda guerra mondiale e una interessante documentazione sui campi di concentramento in Italia.
  6. Fondazione Franco Alessandrini.

E per finire il Convento di Montecasale. Il complesso conserva la struttura dei più antichi conventi francescani, caratterizzato da un chiostro centrale e piccoli edifici legati alle funzioni monastiche. È un notevole esempio di un’architettura povera, ispirata alla semplicità di vita dei religiosi.

Scopri gli altri itinerari di Aquila!

San Valentino si può festeggiare in tantissimi modi. Organizzando una cena speciale, scambiandosi dei regali, passando la serata al cinema a vedere qualche bel film sdolcinato. Per noi di Aquila, San Valentino si trascorre on the road, ma attenzione il percorso prevede scorci davvero romantici. 

Percorso: Arezzo, Anghiari, San Sepolcro

Arezzo si presenta impreziosita dai lasciti artistici e architettonici di Giorgio Vasari e Piero della Francesca. Le loro tracce si ritrovano in ogni angolo, dal loggiato di Piazza Grande agli affreschi della Basilica di San Francesco, al Duomo di San Donato. Ma Arezzo è sempre pronta a stupirci anche con le sue vedute sterminate sulle colline ricoperte di vigne e orti profumati, e naturalmente con dell’ottimo cibo!

Ecco le 7 cose da vedere assolutamente:

  1. Piazza Grande o Piazza Vasari di Arezzo, dalla insolita forma a trapezio.
  2. La Leggenda della Vera Croce di Piero Della Francesca, conservato nella Basilica di San Francesco, è ritenuto uno dei capolavori assoluti dell’arte italiana.
  3. Il grande Crocifisso di Cimabue, nella Basilica di San Domenico.
  4. Il Museo di Arte Medievale e Moderno, dove è possibile ammirare le opere di Lorenzetti, della Robbia fino ad arrivare alle opere dell’Ottocento.
  5. Casa Museo di Giorgio Vasari, da vedere oltre le camere il bellissimo giardino pensile.
  6. Le vetrate colorate di Guillame de Marcillat e la Maddalena di Piero della Francesca dipinta nel 1465, conservate nel duomo di San Donato.
  7. Il Polittico di Pietro Lorenzetti con la Madonna col Bambino, l’Annunciazione, Assunta e 12 santi, all’interno della Pieve di Santa Maria.

Lasciate Arezzo solo dopo aver assaporato il Gattò aretino, tronchetto di pan di spagna bagnato con cioccolato e alchermes!

Proseguiamo il nostro tour in direzione di Anghiari, a circa 30 km da Arezzo. Prendiamo la SS73 e lungo la strada facciamo rifornimento alla nostra auto: potete trovare un nostro distributore Aquila Energie al km 162.

Anghiari è un bellissimo borgo medievale. Un piccolo scrigno reso celebre dalla famosa battaglia che vide lo scontro tra le truppe milanesi e quelle fiorentine, con la vittoria di quest’ultimi. Le sue mura duecentesche, i vicoletti che serpeggiano in una complessa trama di vie, le abitazione con i mattoncini, rendono Anghiari fuori dal tempo, o meglio senza tempo. Il nostro consiglio è di perdervi tra le stradine del borgo per ammirare gli angoli più nascosti e la veduta della Piana della Battaglia. Infine, visitate il Museo del Palazzo Taglieschi che conserva opere di Jacopo della Quercia e di Della Robbia.

Riprendiamo il nostro giro e proseguiamo la SS73 verso San Sepolcro, la nostra ultima tappa. Città natale di Piero della Francesca, è soprannominata dagli storici la “novella Gerusalemme” per via del suo nome che racconta la storia di due pellegrini, Arcano ed Egidio, che di ritorno da Gerusalemme fondarono San Sepolcro come comunità monastica. Anche per questo bellissimo borgo, ecco le 7 cose da non perdere:

  1. Museo Civico, possiede alcune straordinarie opere di Piero della Francesca: oltre alle opere giovanili (come il Polittico della Misericordia) è presente un capolavoro della maturità come La Resurrezione.
  2. Cattedrale di San Giovanni Evangelista, all’interno sono custoditi tra le altre opere la Crocifissione di Bartolomeo della Gatta e l’Ascensione di Cristo di Pietro Vannucci detto il Perugino.
  3. Chiesa di San Lorenzo: conserva sull’altare maggiore un capolavoro della pittura manierista, il Compianto sul Cristo deposto di Rosso Fiorentino.
  4. Chiesa di San Rocco, ospita una notevole scultura lignea duecentesca che raffigura Cristo deposto dalla Croce. 
  5. Museo della Resistenza di San Sepolcro, fondato nel 1975, possiede cimeli della Seconda guerra mondiale e una interessante documentazione sui campi di concentramento in Italia.
  6. Fondazione Franco Alessandrini.

E per finire il Convento di Montecasale. Il complesso conserva la struttura dei più antichi conventi francescani, caratterizzato da un chiostro centrale e piccoli edifici legati alle funzioni monastiche. È un notevole esempio di un’architettura povera, ispirata alla semplicità di vita dei religiosi.

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