Finalmente sarà possibile sfruttare i vantaggi dell’AI – intelligenza artificiale in auto: o almeno è quello che promette Elon Musk e non sembra l’unico a pensarla così.
Tesla e le più importanti case automobilistiche stanno da molti anni investendo sull’AI; e se il futuro sta prendendo piede a colpi di innovazione, nessuno dei grandi Brand del settore automobilistico vuole rischiare di rimanere indietro.
Forse dopo aver letto questo articolo la tua macchina ti “sembrerà un cavallo”, ma è un rischio che devi correre per gustarti le novità che rivoluzioneranno il mondo delle auto.
AI in auto, per i sognatori melanconici di Supercar
Nel famoso tweet, il CEO di Testa ha scritto: “Il futuro sta accelerando” e questo, insieme alla sua promessa di vedere presto quelle tecnologie, ha riscaldato i cuori dei grandi estimatori della Pontiac Trans Am su cui era installato KITT – Knight Industries Two Thousand.
Ma se Supercar negli anni ‘80 era il massimo della fantascienza, molto probabilmente la tua futura auto lo sarà nei prossimi anni: frenerà al tuo posto, ti ricorderà di fare la spesa, ti avviserà di possibili guasti prima che si verifichino e ti darà la possibilità di pagare la benzina stando comodamente seduto.
Intelligenza artificiale in auto:
la tua macchina si prenderà cura di te
Nelle nostre macchine, qualcuno si prenderà cura di noi per tutto il tempo della guida: e saranno le nostre stesse automobili.
Dalla partnership di IBM Watson e General Motors per lo sviluppo di una piattaforma in grado di mettere automaticamente in contatto il guidatore con servizi connessi in prossimità dell’auto; agli investimenti da un miliardo di dollari di Toyota nella tecnologia di guida autonoma: tutto è già in atto.
Anche Visa sta seguendo l’esempio e presso il suo nuovo Visa Innovation Center è possibile visionare i prototipi di sistemi di pagamento per auto connesse, che consentiranno di fare rifornimento di carburante senza uscire dall’automobile o di pagare in automatico la tariffa per le zone a traffico limitato in prossimità dell’ingresso della vettura in quell’area.
Auto a guida autonoma
“Nel lungo periodo nessuno comprerà un’auto che non sia autonoma: possedere un veicolo che non si guida da solo sarà come avere un cavallo. Potrai tenerlo e usarlo per ragioni sentimentali, ma non per un uso quotidiano.” Elon Musk
Tesla, insieme a Google, è uno dei colossi internazionali più impegnati nello sviluppo della self driving car o driverless car, ma non l’unico: anche Bmw, Audi, Volvo, Mercedes, Toyota, Nissan, Jaguar, Land Rovere Fca stanno attivando collaborazioni con start-up e grandi aziende AI.
L’ultima operazione, in tal ambito, è stata fatta dalla Ford che ha acquisito una startup impegnata a sviluppare un software d’intelligenza artificiale, Argo AI.
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Assistenza al guidatore
Se pensi che la bellezza di possedere un’auto sia quella di guidarla, anche nel traffico, forse più del driverless car, sarai interessato alle tecnologie di Intelligenza Artificiale che possano assistere il guidatore e, in specifici casi, lo possano sostituire: ad esempio, freni automatici, sistemi per evitare collisioni, sistemi di allerta per segnalazioni relative alla presenza di pedoni o ciclisti, sistemi di allerta sul traffico e cruscotti intelligenti.
AI in auto: Cloud-Hosted Intelligence
Non è importante conoscere nei dettagli cos’è il Cloud-Hosted Intelligence, ti basta sapere che grazie alle piattaforme cloud-based potrai:
- localizzare distributori di carburante e pagare restando all’interno della tua auto
- identificare nell’immediata prossimità i ristoranti più simili a quelli che frequenti
- fornire soluzioni di pagamento basate sui token, in grado di proteggerti dalle frodi
- ricordarti di fare determinati acquisti nel momento in cui ti avvicina ai punti vendita
- ordinare cibo in automatico quando ti avvicini a determinati ristoranti
General Motors e IBM stanno sviluppando quella che è stata definita la “prima piattaforma cognitiva in mobilità”: un sistema simile ad Alexa di Amazon, pensato per consentire all’automobile di collegarsi con i servizi connessi che sono intorno.
AI in auto: Internet of things
Il connubio perfetto è fatto da auto+IOT. Gli analisti stimano che entro il 2020 quasi 250 milioni di automobili saranno connesse a Internet e attraverso l’IoT:
• i rivenditori potranno diagnosticare e correggere determinate performance dell’autovettura senza che il proprietario del veicolo debba recarsi in sede
• gli autoveicoli potranno inviare in automatico dati, consentendo ai produttori di effettuare miglioramenti nei modelli futuri
• i sensori smart all’interno delle automobili potranno individuare emergenze mediche, quali per esempio un malore del conducente, e chiamare il pronto soccorso.
AI in auto: Enhanced Connectivity
Infine, se il tuo mantra ti porta a essere sempre connesso, i sistemi di Intelligenza Artificiale ti consentiranno di ricevere e inviare email, effettuare ricerche su Internet e interagire con le app sul tuo smartphone, il tutto esclusivamente attraverso i comandi vocali. E presto alcuni modelli di veicoli includeranno il loro WiFi hotspot.
Tutto questo senza dimenticare però che la priorità di questa tecnologia è sempre la tua sicurezza: la tecnologia vehicle-to-vehicle (V2V) consentirà alle auto connesse di comunicare tra loro; per esempio se un conducente non si ferma al semaforo rosso, la tua autovettura lo comunicherà in automatico ad altre auto connesse nelle vicinanze. Questo consentirà di attivare in automatico un sistema di frenata.
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