Ferrari Challenge: nel Mugello si accendono i motori

Ferrari Challenge

Pronti al brivido del Ferrari Challenge? Dal 23 al 25 marzo, torna sull’asfalto del Mugello il campionato di corsa più ambito e invidiato al mondo.

Vi hanno partecipato negli anni oltre mille piloti e sono state disputate un migliaio di gare mentre, invece, rimangono “ancora” incalcolabili i sorpassi, le emozioni e il divertimento! Ecco le novità del Ferrari Challenge 2018.

Ferrari Challenge 2018: alla guida della Ferrari 458 EVO

Nata nel 1993, il successo della competizione Gran Turismo è stato immediato grazie alla sua formula che prevede il coinvolgimento solo di concessionarie e officine autorizzate, per avere vetture simili tra loro nelle prestazioni al fine di mettere in risalto le capacità del pilota.

A oggi esistono 3 serie: una in Europa, la più antica, in North America e in Asia, quest’ultima giunta ormai alla sesta edizione; e annoverano famosi tracciati come Monza, Mugello e Le Mans, per quella europea, Daytona, Sonoma e Montreal per la nordamericana e Shanghai, Fuji e Sepang per quella asiatica.

La vettura in uso quest’anno nei tre Challenge è la Ferrari 458 EVO, auto dotata di un kit aerodinamico che ha permesso di ottenere prestazioni ancora migliori. Tra i vari elementi quello che salta maggiormente agli occhi è certamente l’ala posteriore di derivazione GT che permette ai piloti di percorrere le curve a una velocità decisamente superiore a quella degli anni precedenti.

La passione rossa del Cavallino Rampante

Il Cavallino Rampante da sempre è sinonimo di passione e competizione: vinse la sua prima 24 Ore di Le Mans nel 1949 con una vettura affidata a due clienti, Luigi Chinetti e il famoso Lord Selsdon, ovvero Peter Mitchell-Thompson.

Quello per il mondo del Gran Turismo è un amore legato strettamente a Enzo Ferrari che vedeva in questo tipo di corse l’ideale collegamento – tecnologico e concettuale – tra le auto di produzione e l’anima sportiva della sua azienda.

La Casa di Maranello, nel 1953, si aggiudicò il primo Mondiale Marche della storia, quando vinse tre gare su sette battendo la concorrenza della Jaguar e fu in grado di riconfermarsi anche nella stagione successiva. E proprio grazie all’unione e alla complicità tra la Ferrari e i suoi clienti sono arrivate negli anni un numero straordinario di vittorie in corse singole di grande prestigio e in campionati disputati in ogni parte del mondo.

Infatti, non è un caso che spesso si trovino a condividere lo stesso abitacolo piloti professionisti e gentlemen driver: fin dalla sua nascita la Ferrari ha visto i propri clienti non solo come acquirenti delle sue vetture, ma come i partner ideali con i quali condividere le soddisfazioni e le emozioni della pista.

Ferrari Challenge… brivido rosso

Nel Ferrari Challenge non esistono team privati, ma le strutture che iscrivono le vetture alle corse. Questa scelta nasce dalla volontà di non snaturare la filosofia che c’è alla base del campionato che è concepito come monomarca genuino, senza estremizzazione della competizione ma con una vettura di alta qualità e con prestazioni di primissimo livello. Ogni anno un centinaio di piloti si sfidano a bordo di una vettura che è uguale per tutti, permettendo dunque di fare emergere al meglio il talento di chi si mette al volante.

Ma le gare del Challenge permettono soprattutto di godersi appieno l’emozione che solo la pista sa dare, il tutto in un quadro di totale professionalità dal punto di vista tecnico e con la massima sicurezza.

Ogni serie è divisa in due graduatorie, il Trofeo Pirelli (che a sua volta prevede la sottodivisione Trofeo Pirelli Am) e la Coppa Shell, basata sul livello di competitività dei piloti.

Partecipare al Ferrari Challenge è ormai un sogno possibile grazie ai corsi Pilota Ferrari che permettono ai clienti più appassionati di acquisire la licenza per le competizioni in pista. A sua volta il campionato nel corso degli anni si sta rivelando una perfetta palestra per chi sogna una carriera nelle competizioni GT. L’esempio più lampante è Aleksey Basov, vincitore della Coppa Shell 2012 e nel 2015 dominatore del campionato WEC nella classe GTE-Am fatta di gare la cui lunghezza varia da un minimo di sei ore fino a un massimo di 24 nella gara di Le Mans che il pilota russo ha conquistato insieme ad Andrea Bertolini e al connazionale Viktor Shaytar.

Se ami le belle auto, leggi anche l’articolo di Scotty Reiss: “Può una bella auto mettere il turbo alla tua vita sentimentale?”

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