Come capire quando cambiare gomme

quando cambiare le gomme

Cambio gomme: come procedere?

Gli pneumatici sono l’unico elemento di contatto tra il veicolo e il fondo stradale e pertanto devono essere sottoposti a controlli periodici e collegati al servizio di marcatura DOT, una sigla posizionata sulla spalla dei copertoni.

Simili indicazioni servono per identificare altezza, larghezza e peso massimo di carico, oltre alla data di produzione delle gomme.

Sostanzialmente il fattore che incide di più sulla necessità di sostituire gli pneumatici è la loro usura, provocata dal rotolamento sul fondo stradale e condizionata da vari fattori.

Il Codice della Strada prevede regole, e multe, piuttosto drastiche riguardo alla manutenzione delle gomme, che sono soggette a revisione e devono essere cambiate quando il loro spessore scende sotto al limite di 1,6 millimetri per quelle estive e sotto a 4 millimetri per quelle invernali.

Per essere in regola dal punto di vista normativo, l’automobilista deve comunque fare riferimento alle indicazioni riportate sul libretto di circolazione della propria vettura.

In caso contrario è previsto il pagamento di sanzioni amministrative comprese tra 442 e 1697 euro.

Per non incorrere in questi rischi è sufficiente effettuare periodici interventi di manutenzione prendendo appuntamento da un gommista di fiducia che, servendosi di specifici dispositivi, è in grado di valutare lo stato effettivo delle gomme.

Pneumatici non conformi, vecchi, lisci e usurati rappresentano un notevole pericolo per la sicurezza durante la guida di qualsiasi veicolo. 

Vediamo insieme in questo articolo quando le gomme sono da sostituire

Come capire quando cambiare le gomme?

È sbagliato controllare lo stato dei copertoni soltanto al momento del cambio stagionale oppure prima di affrontare un lungo viaggio, perché la loro usura dipende moltissimo anche dal tipo di guida personale e dalle condizioni del fondo stradale.

Oltre il 50% degli automobilisti non è in grado di riconoscere le gomme consumate, che devono essere tassativamente sostituite.

Un metodo empirico ma sempre valido per farsi un’idea approssimativa dello stato degli pneumatici è quello di valutare lo spessore del battistrada inserendo una moneta da 1 euro in uno dei solchi superficiali, osservando poi quanto essa penetra nella scanalatura.

Se la moneta entra fino a nascondere del tutto la sua cornice dorata esterna, significa che la ruota è consumata.

Un metodo di verifica più affidabile è rappresentato dalla misurazione dello spessore dei tasselli di sicurezza che si trovano intervallati a quelli del battistrada. Si tratta di una procedura che viene effettuata dal gommista che, servendosi di un apposito strumento (calibratore di profondità), valuta con precisione lo spessore tra i solchi.

Non esiste un mese indicato per legge durante cui sostituire i copertoni, dato che il loro stato dipende dalle condizioni climatiche, dalla qualità dei materiali costitutivi e dallo stile di guida.

Tutte le gomme vengono sottoposte a test di omologazione che consentono di stabilire le loro caratteristiche funzionali e le prestazioni che sono in grado di offrire.

Uno pneumatico di buona qualità di solito ha un ciclo di vita compreso tra 5 e 10 anni, a patto che non debba affrontare spesso percorrenze su fondi dissestati e disomogenei.

Quali sono gli indizi per capire quando cambiare le gomme?

Le condizioni degli pneumatici sono limitate da vari fattori, e precisamente:

  • qualità dei materiali, che deve garantire standard di buon livello e di adeguata longevità;
  • tipologia di percorrenza, che condiziona moltissimo il rotolamento delle gomme, aumentando l’usura in caso di contatto con fondi sterrati, dissestati, pieni di buche e sassi oppure di vegetazione affiorante;
  • stile di guida,che dipende soprattutto dall’alternanza tra accelerazioni e frenate, azioni estremamente impattanti sullo stato del battistrada;
  • forature, che nella maggior parte dei casi richiedono la sostituzione del copertone;
  • variazioni termiche, che incidono sul tasso di dilatazione della gomma (maggiore in estate e minore in inverno) e quindi sulla sua tenuta.

Una particolare attenzione deve essere rivolta all’insorgenza di eventuali problemi alla guida in quanto gomme non perfettamente in asse possono creare anomalie in frenata, in curva e su fondi stradali bagnati, innevati oppure ghiacciati.

Infatti l’aderenza al terreno viene notevolmente modificata quando le gomme non sono in buono stato e di conseguenza il conducente avverte una perdita di controllo sull’auto.

Se il veicolo tira da una parte significa che non è equilibrato il suo treno anteriore o posteriore, così come quando il battistrada è usurato il mezzo diventa instabile e difficilmente manovrabile.

Un eccessivo consumo di carburante è un altro fattore indicativo dell’usura dei copertoni, dato che la vettura fatica maggiormente a procedere e quindi utilizza troppa benzina.

Gomme invernali e gomme estive: quando cambiarle?

Per avere la massima sicurezza di guida è necessario cambiare le gomme in base alle stagioni perché le variazioni climatiche influenzano moltissimo lo stato degli pneumatici.

Gli pneumatici estivi sono forniti di una mescola piuttosto rigida che tende ad ammorbidirsi con il calore dell’asfalto per potersi meglio adattare sia a fondi asciutti che bagnati.

Queste gomme inoltre hanno meno scanalature e un battistrada tassellato, in grado di assicurare una maggiore aderenza sia trasversale sia longitudinale.

La loro composizione contiene una minore percentuale di gomma naturale che assicura anche un notevole risparmio nel consumo di carburante.

Il profilo del battistrada si caratterizza per la presenza di tasselli massicci per ottimizzare la superficie di contatto col fondo stradale e per garantire un eccellente controllo alla guida.

Gli pneumatici invernali, che vengono progettati per affrontare temperature anche di molto inferiori a 7 gradi, hanno una mescola morbida e ricca di silicio, che garantisce la massima aderenza su manti stradali bagnati, innevati e ghiacciati.

Il battistrada è ricco di lamelle e tasselli che creano disegni caratteristici, studiati perché le ruote si possano aggrappare al terreno anche in presenza di condizioni estreme.

Lo stato del battistrada è di estrema rilevanza per uno pneumatico invernale, il cui spessore non deve mai scendere sotto a 3,5-4,5 millimetri di profondità.

Tenendo conto di questi requisiti, il Codice Stradale impone che gli automobilisti montino gomme estive da aprile a ottobre e gomme invernali da novembre a marzo, con eventuali deroghe relative alle località.

Chi non desidera essere limitato da questi obblighi può orientarsi verso pneumatici 4X4 (four season) che si distinguono per una struttura intermedia tra i modelli stagionali in quanto sono realizzati con speciali miscele di gomma naturale e sintetica e con una percentuale di silicio inferiore al 30%.

In questo modo la loro mescola possiede un grado di rigidità intermedio, ideale per affrontare variazioni termiche piuttosto notevoli.

L’obbligo di montare le gomme invernali diventa tassativo in montagna, dove il periodo previsto è più prolungato a causa della presenza di neve e ghiaccio per gran parte dell’anno.

Il principale obiettivo da raggiungere rimane quello di tutelare la sicurezza del conducente e dei passeggeri del veicolo, oltre che di migliorare il comfort durante la guida e di limitare i consumi di carburante e le emissioni inquinanti.

Indipendentemente dalle normative vigenti è sempre opportuno controllare lo stato dei copertoni per viaggiare sereni.

Se hai necessità di cambiare le gomme della tua auto o della tua moto o hai un dubbio sullo stato di usura, recati presso una delle Stazioni Aquila dotate di centro gomme per far eseguire i giusti controlli (le trovi qui, basta spuntare il servizio centro gomme nel box di ricerca)

 

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