Addio al bollo auto nel 2017

bollo auto 2017

Forse, il sogno di tantissimi automobilistici italiani diventerà finalmente realtà. Apriremo il nuovo anno con una promessa fatta da tempo, che molto probabilmente verrà mantenuta: sarà abolito il bollo auto.

Secondo quanto dichiarato dal premier Renzi, il 2017 vedrà l’abolizione di una delle tasse che più affligge l’automobilista. Di norma il corretto pagamento del bollo deve avvenire entro l’ultimo giorno del mese successivo alla data di scadenza.  Non pagarlo o comunque pagarlo in ritardo può portare a possibili sanzioni.

Bollo auto 2017: quali sono le sanzioni possibili?

Il mancato pagamento comporta una sanzione fino al 30% in più rispetto all’importo originale con l’aggiunta degli interessi. Se però si procede entro l’anno dalla data in cui doveva essere completato, le sanzioni possono essere ridotte e viene applicato il cosiddetto “ravvedimento operoso”, ovvero la regolarizzazione spontanea da parte del contribuente di inesattezze o omissioni di pagamenti tributari con il versamento di sanzioni ridotte.

È importante ricordare che il termine di prescrizione è triennale, quindi se l’azienda finanziaria non contesta nei tre anni successivi alla scadenza il mancato pagamento del bollo auto, non sarà più possibile richiederlo al contribuente.

Sono però esenti dal pagamento del bollo auto alcune tipologie di veicoli come le auto destinate al trasporto di disabili, le auto elettriche a emissione zero e quelle di vecchia immatricolazione.

Le conseguenze dell’abolizione del bollo auto

Una proposta di questo tipo inciderà inevitabilmente sui costi dei carburanti e sulle spese di moltissimi pendolari che viaggiano quotidianamente per lavoro o studio. Dai primi calcoli effettuati dagli addetti del settore, è stato valutato un possibile aumento di circa € 0,15 al litro.

Secondo il Premier Renzi, l’abolizione del bollo auto con il conseguente aumento delle accise potrà essere la migliore soluzione per sconfiggere l’evasione e aiutare le fasce più deboli, sgravando la pressione tributaria sul portafogli di tantissimi italiani.

Ti potrebbe interessare anche: Come superare a pieni voti la revisione della tua auto

Forse, il sogno di tantissimi automobilistici italiani diventerà finalmente realtà. Apriremo il nuovo anno con una promessa fatta da tempo, che molto probabilmente verrà mantenuta: sarà abolito il bollo auto.

Secondo quanto dichiarato dal premier Renzi, il 2017 vedrà l’abolizione di una delle tasse che più affligge l’automobilista. Di norma il corretto pagamento del bollo deve avvenire entro l’ultimo giorno del mese successivo alla data di scadenza.  Non pagarlo o comunque pagarlo in ritardo può portare a possibili sanzioni.

Bollo auto 2017: quali sono le sanzioni possibili?

Il mancato pagamento comporta una sanzione fino al 30% in più rispetto all’importo originale con l’aggiunta degli interessi. Se però si procede entro l’anno dalla data in cui doveva essere completato, le sanzioni possono essere ridotte e viene applicato il cosiddetto “ravvedimento operoso”, ovvero la regolarizzazione spontanea da parte del contribuente di inesattezze o omissioni di pagamenti tributari con il versamento di sanzioni ridotte.

È importante ricordare che il termine di prescrizione è triennale, quindi se l’azienda finanziaria non contesta nei tre anni successivi alla scadenza il mancato pagamento del bollo auto, non sarà più possibile richiederlo al contribuente.

Sono però esenti dal pagamento del bollo auto alcune tipologie di veicoli come le auto destinate al trasporto di disabili, le auto elettriche a emissione zero e quelle di vecchia immatricolazione.

Le conseguenze dell’abolizione del bollo auto

Una proposta di questo tipo inciderà inevitabilmente sui costi dei carburanti e sulle spese di moltissimi pendolari che viaggiano quotidianamente per lavoro o studio. Dai primi calcoli effettuati dagli addetti del settore, è stato valutato un possibile aumento di circa € 0,15 al litro.

Secondo il Premier Renzi, l’abolizione del bollo auto con il conseguente aumento delle accise potrà essere la migliore soluzione per sconfiggere l’evasione e aiutare le fasce più deboli, sgravando la pressione tributaria sul portafogli di tantissimi italiani.

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